Una vetta dal nome sconosciuto
L’11 agosto 1920, il «Tagblatt der Stadt Thun» scriveva: «Nelle vicinanze di Vex, la carrozza postale (Evolène-Sion), che sarebbe dovuta arrivare a Sion verso le 11, si è ribaltata. Ernst Pühn, direttore del Credito ipotecario di Monaco, ha perso la vita.» Gli altri tre passeggeri e il postiglione furono gravemente feriti e la vettura venne distrutta, mentre i cavalli rimasero illesi. Ernst Pühn (1858-1920), membro della sezione CAS Berna, era un noto alpinista e partecipava alla gara di chi avrebbe scalato per primo tutti i quattromila. Il vincitore fu Karl Blodig, ma anche Pühn raggiunse le vette di tutti i 68 quattromila allora riconosciuti. Alcune prime, Pühn le realizzò nella Bassa Engadina, come il 29 agosto 1895, assieme a S. Peder, quelle di Piz Nair (2950 m), Piz Plattuns (2891 m) e della vetta est del Piz Plattas (3016 m) - una pausa nella sua cura delle acque a Tarasp, come annotò nello Jahrbuch des Schweize Alpen-Club di quell’anno. A ricordare il capace avvocato è oggi la Pühnspitze (3016m), la cui prima ascensione non è accertata. La prima invernale fu invece realizzata da Eugen Allwein nel 1930/1931. La Pühnspitze è una delle 47 vette dedicate a persone dei Grigioni; più note sono il Corn e il Piz Jenatsch.