Una vetrina straordinaria
Nel 2011 il CAS lanciava il suo programma di formazione «Team spedizioni» per i giovani dai 18 ai 20 anni. Un’introduzione completa all’alpinismo di alto livello, ma anche alla ricerca di sponsor e all’organizzazione di spedizioni. Da allora, due gruppi di cinque a nove giovani già molto impegnati in montagna hanno partecipato con successo a questa formazione triennale gestita dalla guida Denis Burdet. Una formazione che ogni volta è stata coronata da una spedizione in montagne sconosciute, senza registrare alcun incidente significativo nell’arco di sei anni di esperienze. E l’avventura continua con la terza edizione, che conta questa volta un gruppo maschile e uno femminile (vedi pagina 25). Le due squadre, composte ognuna di sei giovani alpinisti, si preparano per una spedizione prevista nel 2019.
Al suo esordio, si rimproverava a questo programma di formazione un certo elitarismo. Ma cosa osserviamo oggi? Tanto per cominciare, questa formazione è diventata una vetrina straordinaria dell’alpinismo e dell’essenza stessa del CAS. La televisione svizzero-tedesca (SRF) ha presentato il percorso formativo e la spedizione del team nel corso di quattro trasmissioni di oltre un’ora ciascuna. Con un grande successo di pubblico, poiché sono state seguite da oltre 100 000 telespettatori! La TV romanda (RTS) ha fatto altrettanto nella forma di un feuilleton messo in onda in diverse sere in orari di grande ascolto. Un’altra notizia rallegrante è che molti dei giovani che hanno partecipato al Team spedizioni si sono successivamente impegnati al servizio delle rispettive sezioni come capigita OG per insegnare ad altri ciò che loro stessi avevano imparato in materia di alpinismo. Alcuni di loro hanno anche assunto altre funzioni in seno ai comitati delle sezioni, mentre parecchi sono diventati guide di montagna o li diventeranno presto. Non è un successo fantastico? Io ne sono profondamente convinta.