Torre fatiscente Storia e memoria
Si fece un nome come pioniere dello sci e scalatore, studioso delle valanghe, geologo – e come veneratore della Germania nazista: il suo nome era Wilhelm
Paulcke (1873-1949). Nel 1890, una via nel sito di arrampicata di Battert, nella Germania meridionale, prese il suo nome. Nel 1896, con l’Oberalpstock, eseguì la prima ascensione con gli sci di un 3000 svizzero e nel 1898 la prima in solitaria del Cervino. Due pilastri di roccia portano il nome di Paulcke: uno si nasconde nella Höllental, nel sud della Foresta Nera, l’altro si trova nel gruppo del Fluchthorn, nel Silvretta orientale. A sud della Zahnspitze si erge una torre alta circa 50 metri (3073 m): il 6 settembre 1906, Wilhelm Paulcke e Ferdinand Fuchs la scalarono per la prima volta «con un’arrampicata molto difficile», come si legge nella guida del CAS del 1934. Per il decrepito pilastro, la Zeitschrift des Deutschen und Österreichischen Alpenvereins propose il nome di «Paulcketurm», e con quello lo si ritrova anche nella Carta nazionale svizzera del 2014. Alla roccia fatiscente si allineava la fede di Paulcke: il suo libro Berge als Schicksal (le montagne come destino) è un’insopportabile miscela di ostentazione teutonica ed eroizzazione dell’alpinismo. Nel 1943 divenne membro onorario della Lega del Reich nazionalsocialista per l’esercizio fisico.