Shiva’s Lingam Viaggio attraverso la parete Nord-Est
Questa è il racconto di un’autentica avventura: l’apertura, in stile alpino leggero, nel 1986, di una via nuova sullo Shivling (6543 m) nel Garhwal indiano dai tre giovani alpinisti piemontesi Enrico Rosso, Fabrizio Manoni e Paolo Bernascone. I tre si avvicinarono con la sfrontatezza e la disinvoltura dei giovani e riuscirono nell’epica in cui molti altri fallirono: in otto giorni di scalata al confine della vita aprirono una via nuova, un grande viaggio attraverso l’oceano di granito della parete, per poi uscire sulla cuspide ghiacciata. Enrico Rosso ci fa rivivere quei momenti con una cronaca semplice e avvincente che ci fa rimpiangere i viaggi alpinistici prima d’internet e delle ricerche, delle previsioni e degli spostamenti facili, quelle avventure il cui esito era veramente insicuro. Come scrive Enrico Camanni nella prefazione: «Enrico Rosso racconta un’avventura fantastica, una storia che supera l’immaginazione. (…) Non sono i virtuosismi letterari, non è la sceneggiatura sofisticata, è quello spirito di incertezza e mistero che ha segnato la storia dell’alpinismo e che probabilmente è la sua sostanza, la sua unica forza, l’incorreggibile vocazione. In questo senso il libro di Rosso ci porta anche a riflettere sul nostro tempo e sulla crisi dell’avventura, o sulla sua banalizzazione.»
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Enrico Rosso con brani dal diario di Fabrizio Manoni