Perché lassù 15 alpinisti raccontano l’irresistibile richiamo della montagna

Chi non vive la montagna non lo saprà mai, ma la montagna chiama.

Perché lassù raccoglie i pensieri e le emozioni di diversi alpinisti come Denis Urubko, Walter Bonatti e Silke Unterkircher per citarne alcuni, che hanno speso gran parte della loro vita a scavalcare costoni impervi, conquistare vette altissime, schivare valanghe, interpretare gli umori di seracchi grandi come grattacieli, tirare corde e piantare ramponi nella schiena della montagna, mangiando cibo liofilizzato e bevendo neve riscaldata: tutto per poter urlare a loro stessi di avercela fatta. Il libro nasce come domanda per poi trasformarsi in affermazione quasi metafisica. Perché non c’è una vera ragione nel sacrificio, spesso mortale, di questi esploratori del cielo, se non quella totalmente irrazionale dell’ineluttabilità del farlo. Perché dunque si sale lassù? C’è chi lo fa per spostare più in là i limiti dell’uomo. O per il godimento puro e semplice della natura incontaminata. Chi cerca di aprire nuove vie, e chi, semplicemente, non può farne a meno. L’opinione pubblica oscilla sempre fra ammirazione e disapprovazione. Ma gli alpinisti, pur chiamati in causa, non rispondono mai e scrutano da lontano la prossima cima.