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Nina, devi tornare al Viso Storia di Alessandra Boarelli, la prima donna sul Monviso

Non è nuova l’autrice alle storie di alpinismo femminile del secolo scorso. Nel suo precedente volume Qui Elja, mi sentite? ha ricostruito le vicende di una spedizione di alpiniste sovietiche al Pik Lenin nel 1974, qui invece racconta la storia di Alessandra Re Boarelli, la prima donna a raggiungere la cima del Monviso agli albori dell’alpinismo. Tra storia e finzione Linda Cottino fa luce sulla vita e la personalità della protagonista, delinea il contesto culturale e sociale in cui Alessandra Re Boarelli decide di salire sul Re di pietra. E se non fosse stato per il maltempo e altri contrattempi che nel 1863 costrinsero la donna e un gruppo di alpinisti ad abbandonare l’impresa, quello che fu il primo tentativo avrebbe potuto assegnarle il primato assoluto. Ma chi era dunque la prima donna sul Monviso? Alessandra Re, torinese, nata nel 1838 da una famiglia dell’antica nobiltà astigiana, chiamata da tutti Nina, gode sin dall’infanzia dei privilegi della sua condizione: ha per sé una femme de chambre, studia italiano e aritmetica, pianoforte e danza. Si innamora della musica di Verdi, legge Lamartine e Walter Scott. Nel raccontare la storia di Nina, l’autrice Linda Cottino ha l’intento ben preciso di colmare una lacuna: «Le donne della storia dell’alpinismo, nell’esplorazione degli albori hanno avuto un ruolo importante, hanno fatto cose eccelse, però non si conoscono, non vengono citate, non hanno alcun tipo di visibilità. Molte di loro hanno scritto e io pian piano mi sono appassionata a queste donne.» Leggetelo e anche voi vi appassionerete a Nina, la prima donna sul Monviso.

Autore

Linda Cottino

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