Nessuno possiede alcunché
In merito alle lettere dei lettori sul tema delle mountain bike sui sentieri, «Le Alpi» 04/2021
Il dibattito sollevato dalle lettere dei lettori nel numero di aprile di «Le Alpi» si limita a mio avviso pericolosamente e in gran parte a questioni di carattere giuridico. Ma, in definitiva, nessuno è proprietario della Terra, della natura, delle montagne. Il loro usufrutto ci è concesso in prestito. La «proprietà» è una costruzione delle società umane. Chi intendesse utilizzare un determinato spazio come se fosse di sua proprietà, lo dovrà necessariamente difendere con le leggi – cioè le convenzioni di una società – impedendo in tal modo di intendere di un sentiero come prestito.
Membro di lunga data del CAS, mi muovo con la mia MTB da più di 20 anni, incrociando e superando numerosi escursionisti. Nella stragrande maggioranza dei casi, la comunicazione non ha soltanto funzionato, ma si è spesso estesa a brevi colloqui e a scambi di indicazioni sui tratti successivi o precedenti dell’itinerario. Occasionalmente, anche con un congedo accompagnato dai migliori auguri per il corso ulteriore dell’impresa. In un simile clima di attenzione e di consapevolezza della qualità di prestito del sentiero stesso per utilizzi diversi, non c’è alcun bisogno di un articolo 43 della legge federale sulla circolazione stradale.
Lo so benissimo: sulle due ruote circolano dei prepotenti incapaci di comunicare o semplicemente privi della volontà di farlo. E vi sono ovviamente anche degli escursionisti egoisti che ingombrano intenzionalmente i sentieri con grossi legni per intralciare i ciclisti. Mi è successo alcuni anni fa: mentre sgomberavo il legname mi sono reso conto che nella parte inferiore, invisibile, era stato imbrattato di grasso per motori e, con le mani ormai unte e nere, ho avuto non poche difficoltà a continuare. Ciò nonostante, resisto alla tentazione di ridurre la coesistenza umana a qualche disposizione di legge a causa di simili comportamenti estremi. Piuttosto, mi impegno a sostenere il rafforzamento del concetto di prestito che, alla fin fine, giova anche alla tanto citata ecologia.