«Mi è diventato più chiaro cosa conta nella vita» 7 punti chiave per il professionista dell’arrampicata Giuliano Cameroni

Nome: Giuliano CameroniData di nascita: 11 maggio 1997Domicilio: Montagnola TIProfessione: arrampicatoreArrampica da: 18 anni

Il blocco perfettodeve soddisfare vari criteri: buona roccia, buoni movimenti, una linea decisa e una zona di atterraggio sicura sono probabilmente gli elementi più importanti. I boulder più spettacolari che ho visto sono Living Large, The Smile e The Finnish Line (tutti 8C) in Sudafrica e Dreamtime (8C) e Ninja Skills (8B+) in Ticino. Tutti e cinque sono semplicemente perfetti, come se fossero stati creati da qualcuno!

Per me, il Ticino èla migliore zona di blocchi del mondo. Qui c’è anche una quantità di progetti che potrebbero rivelarsi dei 9A o anche più duri. Nell’ultima stagione mi sono dedicato alla ripetizione di Off the Wagon (8C+) in Val Bavona. In totale, in quel blocco ho investito circa 100 giorni, suddivisi su sei anni. Quest’anno sarà diverso: intendo cercarmi un paio di progetti più impegnativi. Non vedo l’ora di scoprire se le mie dita saranno abbastanza forti!

Essere pazientiè uno dei fattori più importanti per spuntarla con i blocchi più difficili. Potrebbero volerci dieci anni, per riuscirli! Quando progetto un blocco che va oltre i miei limiti, cerco per quanto possibile di mettere da parte il mio ego. Quando arrampichiamo per raggiungere qualcosa, sprechiamo molta energia perché ci pensiamo troppo.

Faccio solo tre o quattro tentativi ogni tre giorni, quando affronto un progetto al mio limite. Provarci in condizioni cattive – quando fa troppo caldo o è umido – non ha alcun senso. In cattive condizioni riesco a far poco, con quelle buone moltissimo!

La meditazione è davvero utileper essere pazienti. Rallenta i nostri pensieri e permette così alla nostra energia di fluire attraverso il corpo. Medito da circa due anni e posso solo consigliare a tutti di provarci. La meditazione è il modo migliore per liberarsi dalle energie e dai pensieri negativi.

Il mio incubo più grandeè stato un incidente d’auto cinque anni fa. Per fortuna nessuno è rimasto ferito, ma nei mesi successivi ho vissuto molte paure e avuto molti pensieri negativi. Quel periodo, però, mi ha anche permesso una crescita interiore. Mi è diventato più chiaro cosa conta davvero nella vita.

Per il mio futuro di arrampicatoremi auguro di potermi sempre migliorare e di raggiungere nuovi limiti in termini di difficoltà dei tiri. Per quanto riguarda la mia vita, vorrei portare in questo mondo più amore possibile. E per il mondo, auspico più amore e uguaglianza tra le persone.