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Immersioni in alta montagna Rimpfischhorn (4198 m)

In termini di superficie, le lave a cuscino sono le rocce più importanti al mondo. Le si incontra nell’Atlantico e nel Pacifico – e su un quattromila vallesano.

Dell’Oceano Tetide, che un tempo, prima ancora che le Alpi esistessero, si stendeva tra l’Europa e l’Africa, hai senz’altro già sentito parlare. E forse, alla struttura sommitale del Rimpfischhorn, hai anche già notato che le rocce presentano strutture uniche. No? Sembrano grandi cuscini impilati l’uno sopra l’altro (v. foto). Da questo, anche la loro denominazione geologica: lava a cuscino.

Basalto, una roccia vulcanica? Ma in Svizzera non ci sono vulcani! Proprio così. Ma è proprio qui che entra in gioco il Tetide, formatosi circa 200 milioni di anni fa, quando da una lunga fenditura nell’allora supercontinente di Pangea il magma basaltico a 1200 gradi è risalito dalle profondità della crosta terrestre per riversarsi nelle fredde acque del fondale del bacino oceanico in continua espansione. Uno spettacolo di sibili, sbuffi, soffi, fratture e rivoltamenti. Il magma incandescente fu immediatamente raffreddato dall’acqua marina, formando una pelle solida. Ma dal basso il nuovo magma continuava a spingere, simile a un tubo di senape, dando così origine a strutture a forma di salsicce e bocce, che si sovrapposero le une sulle altre formando le lave a cuscino. Oggi, la loro formazione può essere fotografata e filmata grazie ai sommergibili. Nacque così l’intera dorsale medioatlantica, da Spitsbergen all’Antartide, e gran parte del Pacifico. In termini di superficie, i basalti a cuscino sono le rocce più importanti del mondo – solo che non le possiamo vedere, poiché giacciono sui fondali oceanici.

L’eclogite, pietra bella e nuova

Come ci sono arrivati sul Rimpfischhorn le lave a cuscino? Circa 100 milioni di anni fa, Africa ed Europa ricominciarono ad avvicinarsi. Siccome i basalti dei fondali oceanici hanno un peso specifico superiore alla crosta continentale, quella oceanica cominciò a sprofondare sotto i continenti in avvicinamento, scomparendo nel manto terrestre dove veniva gradualmente rifusa: un gigantesco riciclaggio. Solo singoli trucioli se ne staccarono, finendo bloccati nella zona di collisione tra i due continenti. Nel processo vennero trascinati a profondità di circa 100 chilometri, dove regnavano pressioni enormi, fino a 28 000 bar, e temperature di 600 gradi. I basalti subirono una trasformazione (metamorfosi), che diede origine a nuovi minerali: in questo caso, granato rosso e  irosseno verde. La nuova e bella pietra è detta eclogite (v. foto). Fu solo in seguito, con il sollevamento delle montagne, che le lave a cuscino raggiunsero la quota del Rimpfischhorn.

In modo più facile, le lave a cuscino di eclogite si possono osservare anche un po’ sotto il passo di Pfulwe. Ma per favore, da quelle parti non mettete mano al martello: si tratta di un geotopo protetto a livello nazionale! Meglio godersi una pausa al sole e pensare a quella canzone, «Last night as I lay on my pillow».

Montagne geologicamente interessanti delle Alpi svizzere

La geologia delle Alpi è terribilmente complicata, e la varietà delle rocce quasi infinita. Ma ci sono molte montagne conosciute che offrono fenomeni geologici emozionanti e spettacolari anche per il geologo, facili da riconoscere e semplici da capire. Questo è quanto ci racconta in questa serie il noto «geologo divulgatore» e guida alpina Jürg Meyer (www.rundumberge.ch).

Consiglio pratico per la determinazione delle rocce→ L’esame alla lente

Le componenti e le strutture di molte rocce sono dell’ordine del millimetro. Pertanto, una buona lente di ingrandimento è uno strumento chiave per l’identificazione della roccia. Le migliori sono le lenti d’ingrandimento tascabili 10 ×, ottime anche per esaminare fiori alpini, licheni, ecc. Quindi: tenetela sempre nello zaino! È anche possibile utilizzare un binocolo al contrario o un’app di ingrandimento per smartphone (p.es. LUPE). Un corretto esame alla lente richiede un po’ di pratica: tenere la lente vicino all’occhio, appoggiarsi stabilmente, tenere il campione vicino, assicurarsi che la luce sia buona. Buon divertimento!

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