Il bollettino delle valanghe si fa più preciso Consigli per la sicurezza degli sport invernali

Il pericolo di valanghe viene ora integrato con gradi intermedi. Le domande e le risposte più rilevanti per gli sportivi invernali.

La stagione sciescursionistica è alle porte. Quali sono le novità nel campo delle allerte valanga?

Da quest’inverno, nel bollettino dell’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe SLF i livelli di pericolo verranno ulteriormente suddivisi. I cinque gradi di pericolo continueranno a essere utilizzati, ma saranno completati da valori intermedi. L’aggiunta di un segno meno significa che il pericolo si situa a un livello più basso; un più indica invece il livello di rischio maggiore rispetto al grado di pericolo indicato. Il segno uguale significa che il pericolo si situa nel mezzo.

Dove esattamente si trovano le classificazioni nel bollettino delle valanghe?

Guardando solo rapidamente la carta dei pericoli si vedranno ancora solo gli aspetti più importanti, cioè i gradi di pericolo pieni. Solo chi la osserva più attentamente e si prende il tempo per aprire la descrizione dei pericoli troverà ora assieme al testo anche i gradi intermedi (v. figura 1).

E lo sciescursionista, come può utilizzare queste suddivisioni dei gradi di pericolo?

Chi non intende intraprendere gite con gli sci nel paio di giorni pericolosi dell’inverno può continuare a evitare le zone con grado di pericolo da 3+ e preferire una regione più sicura o una data diversa. I gradi intermedi possono però essere utilizzati al meglio anche con il metodo di riduzione grafica o la SnowCard (v. figura 2). Nei modelli computerizzati sono già in uso, per esempio nel calcolo del rischio di valanghe nella piattaforma skitourenguru.ch. Nei corsi, d’altro canto, si insegna ormai da tempo come dalla descrizione del pericolo nel bollettino delle valanghe sia possibile dedurre se la situazione attuale sia più bassa o più alta rispetto al valore indicato. Ora, con le suddivisioni questo viene comunicato in maniera chiara e sistematica, facilitando l’interpretazione del bollettino delle valanghe.

Su quali basi lo SLF può introdurre queste suddivisioni?

Lo SLF ha studiato scientificamente i gradi intermedi. Durante sei anni, a tutte le valutazioni dei pericoli sono stati attribuiti dei valori intermedi, che non sono però stati pubblicati. Questi sono poi stati confrontati con le valutazioni sul campo, e l’insieme dei dati è stato analizzato statisticamente. Con le valanghe asciutte, i risultati sono stati molto incoraggianti, mentre con quelle di neve bagnata non funzionava. Per queste valanghe non si indicano quindi i gradi intermedi. Nell’ambito di un secondo studio, i livelli intermedi sono poi stati confrontati anche con fattori di formazione delle valanghe oggettivamente misurabili.

L’introduzione delle suddivisioni cela anche un pericolo?

Chi non tiene conto dei gradi intermedi, rinuncia a un’informazione importante. Ma non corre maggiori pericoli rispetto a oggi. Tuttavia, i segni meno vanno presi sul serio. Un 3- significa sempre e ancora «marcato», e non deve assolutamente essere interpretato come un grado di pericolo 2.