I paesaggi delle Alpi Un viaggio nelle terre alte tra filosofia, natura e storia
Con la visione del filosofo e quella dello storico, la prospettiva dell’antropologo, l’attitudine dell’esploratore e lo sguardo di chi conosce la montagna e le sue dinamiche profonde Annibale Salsa, in un compatto saggio, ci conduce in un viaggio alla scoperta dei paesaggi alpini. Un viaggio che inizia dalla genesi, da quei fattori e da quegli eventi che ne hanno determinato la costruzione per arrivare a delineare una prassi responsabile, attenta all’uso delle risorse, cosciente del valore del limite, fondata sul senso di appartenenza e sulla partecipazione. È l’unico modo per trasformare uno spazio fragile come quello alpino senza distruggerlo, permettendo a chi lo abita di continuare a farlo. Per l’autore il paesaggio, proprio come la montagna, «è per eccellenza il luogo dell’interazione fra natura e società» e critica chi ragiona in termini dualisti all’interno di un pensiero tecnocratico moderno reo di aver scavato degli anni un solco tra la dimensione della natura e la dimensione della cultura. Il paesaggio per Annibale Salsa è il risultato dell’interazione tra il terreno, inteso come dimensione fisica dell’ambiente naturale, e l’azione umana portatrice di cultura. È uno spazio di vita in cui riconoscersi. Qual è allora la sfida ambientale moderna affinché le Alpi possano continuare a comunicare la propria anima alle future generazioni? Individuare modelli di sviluppo sostenibile che sappiano rispondere a dei limiti etici stabiliti e condivisi. Tra i vari tentativi fatti in questa direzione c’è quello svizzero che sul modello di wilderness ha applicato il concetto di area protetta al Parco nazionale dell’Engadina.
- Autore
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Annibale Salsa