«Da chunt keis Gamschi düre!»
Uno tra i migliori libri di montagna in assoluto fu pubblicato contemporaneamente in tedesco e inglese nel 1863: Doldenhorn und Weisse Frau. Zum ersten Mal erstiegen und geschildert von Abraham Roth und Edmund von Fellenberg (Dolderhorn e Weisse Frau. Scalati e descritti per la prima volta da Abraham Roth ed Edmund von Fellenberg). In esso, i sue autori – cofondatori del CAS il 19 aprile 1863 – descrivono la prima del Kleindoldenhorn (3474 m) il 29 maggio, del Doldenhorn (3638 m) il 30 giugno e della Wyssi Frau (3648 m) il 1º luglio 1862, sempre a partire da Kandersteg.
La splendida opera è illustrara con undici stampe a colori, quattro xilografie e una carta in scala 1 : 50 000. Alle undici e un quarto, John St. Boalt dell’Ohio, Edmund von Fellenberg e Philipp Gosset di Berna, le guide Johann Bischoff e Christian Lauener di Lauterbrunnen, così come Christian Ogi di Kandersteg, raggiungevano il Kleindoldenhorn. Erano saliti per il Fisialp e lungo la Brünnlital al Fulegletscher, per raggiungere la vetta lungo il versante occidentale. Lì, i sei alpinisti si resero conto di aver mancato la meta effettiva della loro prima, il Doldenhorn maggiore, e di non poterla più raggiungere. «My Gott Seel’, da chunt keis Gamschi düre!» (Dio mio, neppure un camoscio ci riuscirebbe), si legge di Lauener nell’edizione tedesca, e «Mein Gott, no chamois could get across!» in quella inglese. Invece di far ritorno al Fisialp, scesero nella Gasteretal. 19 ore e mezza dopo la loro partenza dall’Hotel Victoria, gli autori della prima erano di ritorno a Kandersteg.