Castore e Polluce Nomi di montagne
Che Annibale (ca. 247-183 a.C.) abbia attraversato le Alpi con migliaia di soldati e 37 elefanti da battaglia per cogliere Roma di sorpresa è cosa risaputa. Meno noto è il fatto che gli antichi abbiano esteso la loro influenza sulle Alpi ben oltre la loro epoca: non è infatti raro che dei nomi di montagne si rifacciano a modelli dell’antichità. Un famoso esempio in tal senso è la coppia di nomi Castor e Pollux, tra il Breithorn e il Monte Rosa, in Vallese, conosciuti anche come i Gemelli. Il riferimento è ai figli del dio greco Zeus, i gemelli Castore e Polluce. I nomi sarebbero stati scelti dal canonico vallesano Josef Anton Berchtold (1780-1859), che collaborò tra l’altro ai lavori preparatori della carta Dufour. Originariamente aveva pensato di chiamare le due cime Weisse Brüder (fratelli bianchi). La scelta definitiva sembrò tuttavia essere tanto convincente che, in emulazione dei toponimi vallesani, così sarebbero state chiamate anche due cime degli Engelhörner, nell’Oberland bernese. La denominazione non ottenne però mai i crismi dell’ufficialità.