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Sci alpino in libertà vigilata, ma a che prezzo?
Ricorrendo all’innevamento artificiale, il comprensorio alpino di Andermatt-Sedrun-Disentis dovrebbe essere in grado di garantire una stagione sciistica di 100 giorni consecutivi sino a fine secolo. Lo sostiene uno studio dell’Università di Basilea, pubblicato a fine dicembre nell’International Journal of Biometeorology. Tuttavia, il risultato vale solo per le zone sciabili del comprensorio al di sopra di 1800 metri. Inoltre, le temperature di dicembre spesso troppo elevate, che rendono impossibile l’innevamento artificiale, potrebbero compromettere l’apertura delle piste per il periodo natalizio.
Sebbene i comprensori sciistici d'alta quota potranno ancora contare sull'innevamento artificiale, tutto questo avrà un costo. Secondo i calcoli dei ricercatori, il consumo di acqua nel comprensorio sciistico di Andermatt-Sedrun-Disentis dovrebbe aumentare di circa l'80% entro la fine del secolo, un aumento moderato rispetto ad altri comprensori sciistici che, secondo studi precedenti, potrebbero vedere il loro consumo di acqua aumentare fino a cinque volte. Sarà quindi necessario trovare nuove fonti di approvvigionamento. Secondo i ricercatori di Basilea, ad Andermatt, dove due terzi dell'acqua utilizzata per l'innevamento artificiale provengono dall'Oberalpsee, l'aumento del fabbisogno idrico potrebbe entrare in conflitto con le esigenze di produzione idroelettrica. Infine, l'aumento dei costi dovrà essere sopportato dagli sciatori.