Dalla Monte Rosa-Hütte alla Zumsteinspitze e quindi Signalkuppe/Cap. Margherita | Alpinismo

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Dalla Monte Rosa-Hütte alla Zumsteinspitze e quindi Signalkuppe/Cap. Margherita

Dalla Monte Rosa-Hütte alla Zumsteinspitze e quindi Signalkuppe/Cap. Margherita (Via normale) Zumsteinspitze 4562 m

Difficoltà

PD, I
Salita

8–9 h, 1680 m

La Zumsteinspitze è più alta del Cervino o del Weisshorn e addirittura più alta del Dom! Punto importante dell'ascensione è il Colle Gnifetti, raggiungibile anche dalla parte italiana.

Al passaggio dalla "terraferma" al Grenzgletscher. (08/2013) © Marco Volken

Non solo i crepacci caratterizzano il Grenzgletscher, ma anche i séracs. (08/2013) © Marco Volken

Spesso c'è una traccia sul Grenzgletscher. Può aiutare a scegliere un itinerario, ma non offre alcuna sicurezza contro le cadute dal crepaccio. (08/2013) © Marco Volken

Crepacci di tutte le dimensioni, forme e colori caratterizzano la valle glaciale tra Dufourspitze e Liskamm. (08/2013) © Marco Volken

Vista da sud verso lo sperone del P. 3699 (a sinistra), ora bypassato a ovest (qui a sinistra). In passato, il percorso passava a destra. (08/2023) © Jasper Brouwer

Zumsteinspitze, sguardo verso S © Ludwig Weh

Capanna Regina Margherita da N © Céline Stern-Kiener

Descrizione dell'itinerario

Monte Rosa-Hütte - Grenzgletscher

Dalla Monte-Rosa-Hütte (2882 m) si segue il sentiero della morena fino a destra e si entra nel Grenzgletscher SE da Ober Plattje (3109 m).

Grenzgletscher - Colle Gnifetti

Si procede dapprima lungo la sponda destra (NE) del Grenzgletscher che si presenta molto crepacciato con i crepacci paralleli alla direzione di marcia. Si prosegue a destra (S) ai piedi di un evidente sperone roccioso (3468 m) che si oltrepassa. In funzione delle condizioni per la conca glaciale tra il P. 3699 (chiamato dai locali Topali-Felsen) e i seracchi sulla destra si giunge a un primo grande plateau. (L'itinerario verso est, oltre il P. 3699, non è più possibile a causa della recessione del ghiacciaio). A causa del pericolo di crolli di ghiaccio dal Lyskamm non si sale più da questo plateau direttamente verso il Lisjoch, ma si procede per il plateau in direzione SE verso una conca che porta a un prossimo plateau a quota ca. 4000 m. Per evitare i grandi crepacci a circa 4050 m, o si gira a destra (S) (attenzione ai crepacci di ghiaccio sotto il Lisjoch) o si prende il ripido pendio a nord, verso la Zumsteinspitze. Si raggiunge la conca a ca. 4100 m sotto la Punta Parrot. Da lì ci si dirige a NE in direzione del Colle Sesia (Seserjoch) (4296 m) e con una curva ad "S" verso N al Colle Gnifetti, 6 1/2 h.

Colle Gnifetti - Zumsteinspitze

Dal Colle Gnifetti (4455 m) una facile cresta, prima nevosa e quindi rocciosa, porta in ca. mezz'ora alla Zumsteinspitze (4562 m).

Zumsteinspitze - Signalkuppe/Cap. Margherita

Dalla Zumsteinspitze si torna sui propri passi al Colle Gnifetti, ¼ h. Da quest'ultimo si segue un breve pendio nevoso che porta alla Signalkuppe/Punta Gnifetti (4553 m, Cap. Regina Margherita), ¼ h.

Informazioni complementari

Punto di partenza

Monte-Rosa-Hütte SAC (2883 m)

Punto d`arrivo

Capanna Margherita (Regina Margherita) (4554 m)

Punto di passaggio

Colle Gnifetti (4455 m)

Cronologia: Joseph Zumstein, Johann Niklaus, Joseph Vincent, Sig. Molinatti con i portatori Joseph Beck, Moritz Zumstein con altre guide e portatori, 1 agosto 1820.

Aneddoto in tedesco walser raccontato ad Alagna: la valle perduta.

In principio c'era una verde Felik-Tal, da qualche parte sul Monte Rosa tra il Lisjoch e il Seserjoch.

Il popolo divenne però indegno e presuntuoso e Dio per punirlo ricoprì questa meravigliosa valle di neve bianca e di stretti ghiacciai. I Walser non poterono che andarsene e non più far ritorno.

La valle scomparve sotto la neve: restò scoperto solo un passo difficile attraverso il quale possono passare solo persone virtuose. Nel 1778 alcuni giovani di Gressoney cercarono questa valle raggiungendo i 4178 m del Monte Rosa. Non trovarono la valle ma furono i primi uomini che raggiunsero i 4000 m nelle Alpi. Chiamarono le rocce di riferimento "pietre della scoperta" ("Entdeckungsstein").