Dall'Almagellerhütte per la cresta SSE (Via normale) Weissmies 4017 m
-
- Difficoltà
- PD+, 2a
-
- Salita
- 4:30 h, 1138 m
-
- Discesa
- 15 m
È la via normale dall'Almagellerhütte, l'inizio ideale per una bella traversata.
![](/processed/sa2020assetsprod/e/9/csm_1563264603_1581521839master_6ea219b528.jpg
)
![](/processed/sa2020assetsprod/0/5/csm_1557568321_1040327086master_ece8b8efe0.jpg
)
![](/processed/sa2020assetsprod/3/4/csm_1563264626_597572888master_06dba5fb3a.jpg
)
![](/processed/sa2020assetsprod/4/7/csm_1557568376_1970005900master_d2d3976186.jpg
)
![](/processed/sa2020assetsprod/b/6/csm_1563264647_439352890master_e044cd3413.jpg
)
![](/processed/sa2020assetsprod/f/9/csm_1557568752_1507962874master_edf1b5ec70.jpg
)
![](/processed/sa2020assetsprod/9/8/csm_1518188556_1147514215master_a9967644cf.jpg
)
Descrizione dell'itinerario
Almagellerhütte - Zwischbergenpass
Dall'Almagellerhütte (2892 m) si supera il ruscello e si sale subito sulla sua destra per un sentiero che porta dapprima su ricchi pascoli che lasciano il posto a conche avare di vegetazione, terrose e rocciose. Su detrito morenico il sentiero porta diretti alla sella S (3242 m) da dove si sale alla cresta del passo e, per blocchi e detrito, alla sella N (3270 m), 1 1/4 h.
Zwischbergenpass - Weissmies
Si sale a destra (E) dei cumuli detritici (3341 m) e si raggiunge, per campi nevati o detrito, la base di un ampio pendio nevato a forma triangolare (ca. 3500 m). A inizio estate si sale per questo pendio nevato e si traversa alla cresta SSE. Più tardi, quando il nevato lascia il posto al ghiaccio, conviene portarsi prima alla cresta o prenderla direttamente dall'inizio. La cresta a blocchi con qualche breve risalto offre una facile arrampicata (2a). A quota ca. 3900 m una breve, stretta cresta nevosa, ogni tanto orlata da cornici, porta alla vetta (4017 m), 3 1/4 h.
Discesa
La discesa si effettua lungo l'itinerario di salita oppure per il fianco WNW a Hohsaas.
Informazioni complementari
- Punto di partenza
-
-
- Punto di passaggio
-
-
- Cronologia
-
Non sono conosciuti i primi salitori. La prima salita invernale è stata effettuata da Angelo Romano Calegari, G. Scotti il 12 febbraio 1912.