Dopo una prima parete, in parte ricoperta d’erba, si raggiunge una nicchia e la successiva, alta parete inizia con un passaggio strapiombante. Un traverso porta a uno spigolo, che deve essere superato in arrampicata e, anche se si è partiti in ombra, forse qui si incontra il sole. Discesa lungo una cengia un po’ friabile e risalita su una placca verso il bivio della ferrata, quindi un ponte sospeso molto aereo, un’uscita meno difficile («échappatoire») o una continuazione molto piú difficile. La cosa migliore sarebbe fare tutto! Quindi prima il ponte sospeso lungo 60 m, dopo su lungo i cavi a superare una gobba rocciosa all’uscita del percorso «blu». Si rientra sulla stessa e si scende nel circo roccioso, sovrastato dal ponte sospeso. Dopo un passaggio roccioso (K2+) la discesa si fa terrosa e infine obliqua sotto gli strapiombi della via ferrata fino al bivio. Poi ci si arrampica coraggiosamente su questo relativamente lungo passaggio chiave, dove fortunatamente ci si può ancorare quasi sempre con la piega del braccio per spostare i moschettoni. Seguono dei passaggi un po’ piú facili con placche, fessure e ripide rampe. Infine si passa accanto al bunker per uscire in prossimità di un parapetto. Bastano poi pochi passi per raggiungere la Gîte du Lac de Moiry (2310 m).

Itinerario collegato: Discesa dalla via ferrata de Moiry, sezione superiore