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- Difficoltà
- 6a (5c)
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- Tiri / Differenza d`altitudine
- 11 Tiri / 4:30 h, 330 m
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- Esposizione / tipo di roccia
- SW / Granito
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- Altitude attaco
- 2970 m
Via classica in un luogo splendidamente selvaggio, con un fantastico diedro in uscita. Il ritiro glaciale ha reso l’inizio della scalata piú complicato rispetto alla sua apertura, ma l’insieme rimane accettabile. Se la maggior parte degli arrampicatori percorrono la via in andata e ritorno, altri portano con sé scarponi da montagna e ramponi e continuano poi la salita fino in vetta al Galenstock, ottenendo cosí un’escursione al tempo stesso variata e completa. In quest’ottica esiste un’altra linea di calata piú a monte.
Descrizione dell'itinerario
Informazioni complementari
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Chiodatura
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Chiodatura distanziata
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Tipo di corda
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2x50m
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Rinvii
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12
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Nuts
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Friends
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✔
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Possibilità di protezioni mobili: * rare possibilità di assicurazione, difficoltà di applicazione / ** buone: possibilità di assicurazione sufficienti, l'applicazione è solitamente fattibile / *** ottime: possibilità di assicurazione ampiamente disponibili, facilità di applicazione /
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Possibilità di discesa a corda doppia
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✔
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Discesa a piedi possibile
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Accesso con gli sci possibile
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Equipaggiamento da ghiacciaio richiesto
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- Difficoltà
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Attenzione: con il ritiro glaciale, il tiro di grado 6a che raggiunge l’attacco originale è tosto. La partenza con l’ombra del mattino garantisce inoltre una certa frescura e superare la crepaccia terminale è talvolta delicato. I tiri sono abbastanza continui per il livello.
- Tipo di roccia / Qualità
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I sei primi tiri corrono in una roccia relativamente compatta. T7 è un tiro di transizione in rocce piú o meno spezzata e frammista a erba. Dal tiro 8 la roccia assume una colorazione vieppiú rossastra.
- Chiodatura / Materiale
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Numerosi chiodi sono stati sostituiti con spit nel 2015. Nei tratti piú facili, l’attrezzatura rimane spaziata.
- Discesa
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La prima calata è spostata per evitare incastri. Verificare bene il passaggio della corda. La discesa prosegue poi nella via fino a S6, quindi segue la linea di Lunar Impulse (prima calata leggermente obliqua, quindi nell’asse).
- Cronologia
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Hans-Peter Geier, Dieter Kienast; 1966 / 2015.