Les Paccots – Dent de Lys – Les Sciernes-d’Albeuve (Via normale) Dent de Lys 2013 m
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- Difficoltà
- T4
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- Salita
- 3 h, 950 m
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- Discesa
- 2:30 h, 1270 m
Vista lago
Il Dent de Lys è la vetta più alta della catena montuosa tra la regione di Greyerz e l’Hochland friburghese. Insieme al Moléson, è l’unica a toccare i 2 000 metri. Come si evince dal 3° volume del Dizionario geografico della Svizzera del 1905, un tempo questa cima era chiamata Vanil de Vuidèche o Chaux de Vuidèche, dall’alpe alla sua base meridionale (oggi scritto Vudèche). Nel dizionario si trova anche una spiegazione del nome, che si è inerpicato dal laghetto sull’alpe En Lys al passo e poi alla cima. In dialetto, infatti, «li» significa lago. A volte, in concomitanza col disgelo, si forma uno specchio d’acqua, che poi sparisce nuovamente. Sulla cartina si vede una palude. La vista su questo laghetto non serve a molto durante la traversata del Dent de Lys da ovest a est. Ma ce n’è un’altra che torna più utile: quella sul lago più grande delle Alpi (e dell’Europa occidentale).
Descrizione dell'itinerario
Informazioni complementari
- Tempo
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Tempo complessivo: 5½ ore
Col des Joncs – Col de Lys: 2 ore
Col de Lys – Dent de Lys: 1 ora
Dent de Lys – Col de Lys – Les Sciernes d’Albeuve: 2½ ore
- Difficoltà / Materiale
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Non tutti i punti insidiosi sul sentiero di vetta sono assicurati. Itinerario segnalato.
- Punto di passaggio
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Passaggio tra Les Paccots e Les Sciernes d’Albeuve.
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Lys Derrey / Mys Derrey (1863 m)
Anticima del Dent de Lys sulla cresta sud-occidentale (senza nome sulla cartina). Meta di tour invernali.
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Albeuve, Bahnhof (768 m)
Punto d’arrivo della variante 2.
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- Vetta limitrofa
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Il monte di Les Paccots, ideale per sciare. Tra le due guerre mondiali, veniva visitato quotidianamente da 3 000 sciatori circa. Per affrontare la discesa, si formavano code, pericolo che in estate quasi non esiste. Seguendo il sentiero escursionistico dal Lac des Joncs (1 235 m), si passa dalla stazione a monte degli impianti di risalita e si sale verso il punto più alto, al margine sud-orientale della cresta di vetta; T1, una buona mezz’ora.
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Vetta erbosa al di sopra delle casette di Les Rosalys, dotata di croce e in parte accessibile grazie a uno skilift. Dalla sella (ca. 1 525 m), si prosegue senza via attraverso il pendio sud-orientale, raggiungibile in pochi minuti. In alternativa al sentiero escursionistico, la si può traversare in direzione ovest-est.
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Cono prevalentemente boschivo in corrispondenza del corso superiore del Veveyse de Châtel, senza nome sulla cartina. Proponiamo di chiamarlo come il rifugio sulla spalla della sua cresta settentrionale. Raggiungibile da sud passando da pascoli e boschi ovvero sottobosco; T3. Non molto gratificante.
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Vetta prevalentemente boschiva; la cima meridionale si chiama Haut des Preises, come le capanne alla base sud-occidentale. Ascesa dalla boschiva dorsale settentrionale. Per procedere poi in direzione del Dent de Lys, si continua nel bosco scendendo dalla dorsale nord-orientale al sentiero escursionistico; T2.
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Per la descrizione, ved. il Le Barlattey.
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