Quando il sentiero si fa più pianeggiante, lo si lascia per salire in direzione ovest, alla volta di un vicino altopiano con dei laghetti (ca. 2 515 m). Verso sud-ovest si nota un vistoso canalone erboso, attraverso il quale si continua l’ascesa. Al suo interno, si trovano singole tracce. In alto, il canalone sfocia in un’impressionante conca detritica, che si attraversa in direzione sud per raggiungere il margine sud-occidentale della cresta. Ora si percorre la cresta verso sud-est, passando da erba e pietraie. Al P. 2793 convergono zone rocciose verdi e bianche, che creano un paesaggio variopinto. Da qui si prosegue sulla cresta che si fa più larga alla volta di una cupola a ca. 2 760 m. Questo punto, nel quale si incontrano tre creste, può essere considerato l’anticima del Corn da Mürasciola e viene affrontato anche con gli sci. Tuttavia, la sottile cresta occidentale, che conduce alla vetta principale, è spesso troppo insidiosa in inverno. La cresta erbosa con risalti rocciosi è piuttosto esposta. La si può superare direttamente arrampicando oppure si possono evitare le difficoltà aggirandola dal versante meridionale. Nonostante singole tracce, sul ripidissimo versante e sulla sottile cresta è bene prestare molta attenzione.

Discesa all’anticima dalla stessa strada. Poi si continua a scendere passando dall’erbosa cresta meridionale, che presenta tracce, e dirigendosi verso est, al Lagh da Mürasciola. A est dei laghi iniziano di nuovo le tracce, che, a volte ben visibili, altre quasi inesistenti, scendono attraverso pendii erbosi più o meno in direzione est. In corrispondenza di un bivio nel bosco, a ca. 2 125 m, si imbocca il sentiero di sinistra verso Valeni. Da Valeni, si raggiunge la strada e, in pochi minuti, il Rifugio Saoseo.