Aiguille d'Argentière 3898 m Alpinismo
L'Aiguille d'Argentière fa parte delle montagne più imponenti della regione. Con l'Aiguille de Chardonnet forma un inconfondibile duetto separato dal taglio profondo del Col du Chardonnet. Benché nessuna delle due vette arrivi ai quattromila metri, le loro vie di salita nulla hanno da invidiare a quelle dei quattromila.
L'Aiguille d'Argentière è una montagna morfologicamente complessa. Accanto alla cima principale (3901 m) si trovano, sulla cresta contorta di confine direzionata NNW-SSE, un cima W (3878 m), la Pointe S (3841m) e la Flèche Rousse (3879 m). Lo snevamento di questi fianchi sta procedendo con indubbia velocità. Nella parete ENE si trova uno strano couloir molto ripido chiamato Couloir Barbey. Il fianco S, a eccezione del caratteristico Couloir Y, è tutto roccioso. L'Aiguille d'Argentière è circondata da ghiacciai rispettabili, in particolare il Glacier d'Argentière e i suoi tre affluenti (Chardonnet, Milieu, Améthystes) su territorio francese e il Glacier de Saleina dalla parte svizzera. Tutte queste creste, fianchi e couloir offrono all'alpinista numerose possibilità di ascensioni con diversi gradi di difficoltà. Non ci si stupisce dunque che alpinisti famosi, in particolare nel passato, si siano confrontati con questa montagna.
Qualcosa anche sul nome! Il toponimo «Argentiere» lo si ritrova per un paese nella Vallée de Chamonix, per un ghiacciaio, per un rifugio, per un colle, per un'Aiguille e per un'Aiguillette. Deriva dall'indo-europeo «arg», latino «argenteo», gallico «arganto» e indicano i riflessi argentei delle pareti della montagna.
A. Adams Reilly, Edward Whymper con Henry Charlet, Michel Croz e Michel Payot, 15 luglio 1864 (fianco W e cresta NW).